Studio sul polline

INTRODUZIONE

Numerose persone si rivolgono ai rimedi naturali per contrastare determinati malesseri, sia generali che specifici, tra questi il polline occupa un posto di rilievo. Possiede diverse attività: stimolanti, sia del metabolismo che dell’attività anabolica(4), i suoi nutrienti hanno funzione antibiotica e riducono i radicali liberi (5). Numerosi autori (4-5-7-10) dichiarano che il polline aiuta le prime fasi digestive e di assorbimento intestinale degli alimenti, è un ottimo antiossidante, protegge il sistema vascolare. Tutte queste caratteristiche sono determinate dalla sua composizione: sali minerali, fibre, vitamine, enzimi, glucidi, lipidi e proteine, tutti presenti in forma altamente assimilabile dall’organismo umano.

Il presente studio ha voluto indagare alcune tra le proprietà del polline di castagno: riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue; riduzione della circonferenza vita, per cui riduzione del livello di grasso corporeo addominale; miglioramento delle prestazioni sportive; aumento di peso dovuto soprattutto ad un miglioramento della permeabilità intestinale.

Ad un gruppo di tredici volontari sono stati somministrati campioni di polline monoflorale di castagno deumidificato a freddo, offerto dall’Azienda Apistica Val Maira Polline, analizzato dall’azienda Floramo di Rocca dè Baldi (CN) per conto dell’Associazione Aspromiele e della Cooperativa Piemonte Miele di Fossano (CN).  Sono stati verificati gli effetti sulle diverse problematiche dopo 30, 40 e 50 giorni di assunzione.

Trattandosi di uno studio pilota i partecipanti coinvolti sono stati un numero piccolo, per poter fare delle indagini statistiche sulla reale efficacia del polline come presidio alimentare. Tuttavia i risultati ottenuti hanno dimostrato come anche questo prodotto, ricavato da una collaborazione tra l’uomo e il mondo animale (nello specifico le api), sia estremamente utile per migliorare e mantenere uno stato di benessere psico-fisico nell’uomo stesso. Il polline di castagno ha effetti sulla riduzione delle infiammazioni a carico del sistema scheletrico e vascolare, con evidente riduzione dei dolori articolari e della stanchezza generale, la presenza di prebiotici ha migliorato il transito e la permeabilità intestinale, favorendo in questo caso l’acquisizione di peso corporeo e la riduzione del livello di stress e stanchezza, non ha ridotto la circonferenza vita dei partecipanti, ma ha migliorato i livelli di trigliceridi. Non sono stati registrati miglioramenti sulla performance sportiva.

Un dato interessante riguarda la posologia: il quantitativo di 15g a digiuno (un cucchiaio da cucina colmo) da masticare a lungo è sicuramente valido per tutti, da aggiungersi ad altri 10g prima del pranzo nel caso in cui la persona sia in un periodo di stress elevato o necessiti di acquisire peso. Lo stesso quantitativo preso dopo lo svolgimento dell’attività fisica non ha dato prova di miglioramento nella performance sportiva.

Quello che tutti i partecipanti hanno dichiarato è stato un miglioramento dello stato di benessere generale, una maggiore resistenza agli stress ambientali (minori stati influenzali) ed emotivi.

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COS’E’ IL POLLINE?

Il polline è la via riproduttiva maschile delle specie vegetali più evolute, che utilizzano l’impollinazione entomofila (ad opera degli insetti), per raggiungere i gameti femminili. Le api fanno parte degli insetti che collaborano a questo fenomeno: le bottinatrici dopo che hanno terminato di visitare un fiore, hanno il corpo ricoperto di polline, prima di passare sul fiore successivo si spazzolano con le zampe (dotate di un piccolo pettine) per eliminare il polline situato nel corpo, inumidirlo con il contenuto della borsa melaria e deporlo in appositi cesti, dove vengono formate delle pallottole. Al ritorno nell’alveare il polline viene deposto in celle in prossimità della covata. Viene pigiato e suggellato con un sottile strato di miele in celle mai riempite completamente e senza opercolatura. La temperatura dell’alveare, più calda di quella dell’ambiente esterno, modificherà chimicamente il polline che verrà predigerito; raggiunto il giusto grado di maturazione sarà consumato dalle larve e dalle api nutrici. Questo prodotto è l’unico integratore proteico per la covata.


L’INTERVENTO DELL’APICOLTORE, DALLA RACCOLTA ALLA DEUMIDIFICAZIONE

Per intercettare le palline di polline raccolte e trasportate dalle api, l’apicoltore applica all’ingresso dell’alveare una “trappola da polline”: per entrare nell’alveare l’ape attraverserà delle restrizioni che ne permetteranno il passaggio solo a patto di perdere le palline. Staccandosi, esse cadranno in un cestello sottostante dove verranno successivamente raccolte dall’apicoltore. La trappola da polline non intercetta la totalità del polline, così alle api non verrà a mancare il nutrimento. Esse potranno passare, per esempio, con palline di polline molto piccole. Essa viene applicata in modo mirato nei periodi dove si prevede un forte raccolto di polline e sulle arnie definite forti.


POLLINE UTILIZZATO

E’ stato scelto di somministrare polline monoflorale di castagno, in questo modo si era certi di proporre a tutti i partecipanti la stessa qualità di prodotto.

Numerosi studi hanno infatti dimostrato come la composizione chimica del polline varia secondo la fonte vegetale, unitamente ad altri fattori come le condizioni ambientali (posizione, stagione, clima, composizione del suolo) l’età e lo stato nutritivo della pianta (9), questi fattori rendono ogni confezione di polline multiflorale differente.

 

L'aspetto spirituale

Dopo aver studiato le proprietà curative del corpo fisico, mi sono soffermata sul cercare di capire cos’altro realmente fa questo polline, perché tutti hanno dichiarato di sentirsi meglio, più forti, meno stressati. Ho posto per cui domande a diverse persone che hanno della medicina, ma soprattutto della persona, una visione olistica, ho letto e cercato quelle spiegazioni che vanno oltre al semplice, direi anche riduttivo, contenuto nutrizionale.

Per prima cosa ho cercato di capire chi fosse il polline di castagno, da quale pianta avesse origine, in questo lavoro è venuto in mio aiuto il Dottor Edward Bach, colui che ha prestato un’attenzione particolare alle specie vegetali e ha compreso come queste possano aiutare negli squilibri emotivi degli esseri animali. Il dottor Bach chiama il castagno (Castanea sativa Miller) Sweet Chesnut, castagno dolce, lo somministra alle persone “nelle quali in certi momenti l’angoscia diventa tanto forte da sembrare insopportabile, quando la mente e il corpo sentono di essere giunti al limite estremo della sopportazione e di non poterne più, quando sembra che rimangano da fronteggiare solo la distruzione o l’annientamento” (2). Queste situazioni di sconforto possono portare alla stanchezza cronica associata al dimagrimento (in altri casi la persona può reagire allo scoraggiamento con la paura di rimanere senza qualcosa, in questo caso si abboffa di cibo per compensare).Secondo un grandissimo studioso “il polline è una polvere fine ed appiccicosa che costituisce la materia fecondante dei fiori, l'impronta genetica, differente per ciascun tipo di fiore. Ogni singolo granulo di polline racchiude tutti gli elementi necessari alla vita: proteine, vitamine, aminoacidi, grassi, carboidrati, enzimi, sali minerali e ormoni, presenti in proporzioni diverse secondo il tipo di fiore. 

Quando la pianta va in fiore sublima tutta la sua energia attraverso il profumo e il polline, prima di arrivare al frutto e poi al seme. Il seme contiene poi tutta la storia della pianta come un archivio che poi consente la rinascitadella pianta in una stagione successiva. La sublimazione è un percorso verso lo spirituale, ante mortem, fine del ciclo”.

Ma c’è di più:  “porta calore eterico, qualità di forza di calore, all'anima attraverso il terzo Chakra (la zona delle relazioni con gli altri e del mondo esterno), può aiutare nelle relazioni. Oltre a portare etere del calore all'eterico stesso, alla vitalità del corpo, fornisce sostegno al sistema immunitario dell'Io. Direi che è uno strumento fisico-eterico dell'Io, che se si rafforza, è più libero di amare. E' chiaro che però aiuta, ma non sostituisce l'etica, il lavoro amoroso nella vita, che è un compito della coscienza”(3). Il terzo Chakra (Manipura = Città di gemme) si trova nel plesso solare, tra l’ombelico e la base dello sterno, si occupa dei processi digestivi, del sistema immunitario e nervoso. La digestione è un riflesso della capacità di metabolizzare e assimilare qualunque cosa, anche i pensieri, quindi determina la salute del corpo e della mente. In questo chakra ci sono le chiavi per trovare equilibrio e decidere il modo in cui vogliamo realizzare la nostra missione, non rimanere schiavi del nostro Karma, cioè delle nostre esperienze passate (1). Lo stato di benessere dichiarato dai partecipanti, sottolinea ulteriormente queste proprietà: fornisce sostegno energetico all’Io, l aiuta a prendere distacco dalla propria vita, a considerarla in un’ottica più ampia, di lasciare che si allontani dal passato a cui spesso ci si ancora per paura di procedere, lascia liberi di compiere gesti d’amore privi di obbiettivi e soprattutto aiuta a vedere la luce, oltre le tenebre. Inoltre il polline fornisce quel nutrimento necessario agli organi digerenti per svolgere correttamente il loro lavoro (intestino per primo), per cui ricavare correttamente energia da ciò che si consuma, sia a livello alimentare che spirituale.

Come dice Fausto Carotenuto, il primo lavoro deve essere però quello della coscienza di ognuno, alla costante ricerca dell’etica in cui agire.



BIBLIOGRAFIA

Cyndi Dale- Il Corpo Sottile, La grande enciclopedia dell’Anatomia Energetica- Le Vie del Dharma Bis 2014

E. Bach Guarire con i Fiori, Guarisci te stesso, I dodici guaritori e altri rimedi- Nuova Ipsa Editore

Fausto Carotenuto- Lettere

Jerome Salles et all -Bee Pollen Improves Muscole Protein and Energy Metabolism in Malnourished Old Rats trough Interfering with the Mtor Signaling Patway and Mitochondrial Activity- Nutrients 2014, 6, 5500-5516

Katarina Fatrcova- Sramkova, Janka Nozkova, Miroslava Kacaniova, Magda Mariassyova, Katarina Rovna, Michal Strieik- Antioxidant and Antimicrobial properties of monoflporal been pollen; Journal of Environmental Science and Healt, Part B: Pesticides, Food Contaminants and Agricoltural Wastes, 48:2, 133-138

Lubert Stryer- Biochimica Zanichelli Editore

Muriel Levet Guarire con l’Apiterapia- Macro edizioni

P.Faccioli, L. Piana e V. Solla- Il Polline- www.mieliditalia.it

Sara Castiglioni LAPIS n6 2015

Simona Oberhammer- Curarsi con acqua e limone- Macro Edizioni

Il presente articolo è stato inoltre pubblicato in data 30 dicembre 2015 su www.coscienzainrete.net.

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