Questi i primi risultati ottenuti dallo studio sul polline condotto dalla Dott.ssa Del Torchio, non ancora ufficiali, in attesa di ulteriori esami e controlli. Si tratta infatti di primi dati ancora da indagare statisticamente e dal punto di vista biochimico.
Studio preliminare sull’efficacia del polline deumidificato a freddo, in alcune sintomatologie umane (a cura della Dott.ssa Michela Del Torchio)
I soggetti sono stati scelti per verificare l’efficacia dell’utilizzo del polline su: irregolarità intestinale, colesterolo alto, eventuale diminuzione della circonferenza vita associata ad un miglioramento della sensibilità insulinica, aumento del peso corporeo legato ad un miglior livello di assorbimento intestinale, riduzione dell’astenia, miglior performance sportiva. A tutti i partecipanti sono state date anche delle indicazioni alimentari personalizzate in base alle esigenze.
Il polline è stato somministrato in maniera differente in base alla sintomatologia: per la riduzione della circonferenza vita, i livelli di colesterolo e trigliceridi, per migliorare la funzionalità intestinale è stato consigliato un cucchiaio colmo (circa 15g) la mattina a colazione da diluire insieme alle bevande della colazione; per l’astenia e l’eccesiva magrezza un cucchiaio colmo (15g circa) a colazione e uno a pranzo; per la miglioria delle prestazioni sportive un cucchiaio la mattina e uno dopo la prestazione sportiva. A tutti è stato detto di masticare a lungo il polline prima di deglutirlo, inoltre è stata sconsigliata l’assunzione a stomaco vuoto per i primi 10 giorni, onde evitare eventuali processi allergici.
Il polline è stato somministrato per 50 giorni consecutivi, dopo i primi 30, i successivi 40 e i finali 50 giorni sono state consegnate delle schede per monitorare l’andamento dello studio.
Il primo ostacolo incontrato è stato che su 13 partecipanti non molti hanno apprezzato il gusto del polline, alcuni hanno continuato, altri hanno invece interrotto lo studio prima dei 30 giorni: questi risultati non sono stati valutati.
I risultati possono essere così riassunti:
- la riduzione del colesterolo (senza l’intervento delle statine, ma solo con dieta e polline) è stata più significativa nelle donne rispetto agli uomini;
- la miglioria della funzionalità intestinale è stata verificata in tutti i soggetti;
- l’acquisizione di peso corporeo non è stata significativa (solo un soggetto su tre), così come la perdita di centimetri a livello del punto vita.
Bisogna però sottolineare come tutti i partecipanti abbiano registrato uno stato di benessere legato alla riduzione dello stress, ad un miglioramento della percezione di se stessi e degli eventi delle singole giornate, meno pesanti.
Le persone prese in esame per la riduzione della circonferenza vita hanno sottolineato come, durante il periodo di studio, non siano riuscite a seguire le indicazioni alimentari date a causa di fattori lavorativi; questo dato ha sottolineato come anche in un momento di stress il polline abbia comunque aiutato il corpo a mantenere stabile la sensibilità insulinica, senza far aumentare la circonferenza vita, ma mantenendola stabile nel periodo sopra indicato.
Non si è verificata un miglioramento delle performance sportive bensì una maggiore adattabilità del corpo allo stress legato sia alla competizione che alla preparazione sportiva.
Uno dei partecipanti ha anche asserito di non essersi ammalato, al cambio di stagione tra inverno e primavera, evento frequentemente riscontrato negli ultimi 10 anni.
Un dato inaspettato è stato relativo allo stato di benessere registrato non durante il periodo di somministrazione, bensì durante il periodo di interruzione, alla fine dei 50 giorni. Molti dei partecipanti hanno comunque registrato un miglioramento del proprio umore, durante il periodo di somministrazione.